una canzone per la pace

“Gerusalemme”Patrick Edera

video realizzato da moi

 

Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo.

La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.

Gandhi

 

Fermate la violenza in Tibet.

http://www.corriere.it/esteri/08_marzo_14/tibet_violenze_5e3481e4-f1be-11dc-869a-0003ba99c667.shtml

 

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Proprio oggi, nel giorno del 49° anniversario della fallita rivolta tibetana contro il governo cinese, almeno 300 monaci hanno marciato per le vie della città di Lhasa.
I monaci sono usciti dal monastero di Drepung, fuori da Lhasa, e hanno percorso circa 10 chilometri a piedi fino al centro della città, secondo Radio Free Asia.
Si sono fermati poi al Palazzo Potala, l’ex residenza dei Dalai Lama, per chiedere il rilascio dei bonzi arrestati nell’ottobre scorso, quando il leader spirituale Tenzin Gyatso ricevette la medaglia d’oro del Congresso Usa, un premio che irritò fortemente i vertici di Pechino.
Al mondo ed al Tibet viene lasciata solo la speranza, quella di un paese finalmente libero dall’occupazione e dalla repressione cinese.
Oggi la ricorrenza è stata ricordata in tutto il mondo, da Roma a Kathmandu, da Nuova Delhi a Dharamsala.
Proprio da Dharmsala, nell’India del Nord, dove si è rifugiato 49 anni fa a seguito del bagno di sangue con cui la Cina soffocò la rivolta tibetana, il Dalai Lama ha parlato della condizione vissuta dal suo popolo.
Le sue parole sono state di profonda amarezza e dolore: “La repressione aumenta fino a raggiungere enormi e inimmaginabili violazioni dei diritti dell’uomo.
Per quasi sei decenni i tibetani hanno dovuto vivere in stato di paura costante sotto la repressione cinese”.
Ma se il Tibet non può “parlare”, se fra quelle maestose montagne regna lo spettrale e innaturale silenzio del terrore, diamo noi voce al Tibet.
Cerchiamo di non essere anche solo involontariamente colpevoli, nel nostro disinteresse, con il governo Cinese.
Ricordiamo alla Cina che a volte dal silenzio eterno delle montagne, nei posti più nascosti del pianeta, può nascere, aiutato da favorevoli o imprevedibili condizioni, un “vento” impetuoso che soffia non solo lungo i pendii e le valli o nei luoghi più reconditi del pianeta.
E’ un vento che spazza e distrugge ogni ostacolo che incontra sul suo cammino, non vi resistono gli eserciti, non le città e neanche i governi, quel vento si chiama “libertà”.
Speriamo che, prima o poi, raggiunga impetuoso anche quelle lontane alture del Tibet.

(Peccato che questo articolo fosse riportato vicino alla pubblicita MOVE To China…come entrare nel business della Cina.)

una canzone per la paceultima modifica: 2008-03-16T20:25:00+01:00da ania_5
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33 pensieri su “una canzone per la pace

  1. questo brano e il video mi hanno veramente emozionato.Stupendi.Chi è che canta questa canzone? dammi qualche notizia in più su di lui.
    Mi unisco a te Ania, contro la violenza e la repressione in Tibet da parte del governo cinese.
    Ciao bella!

  2. Grazie per questo post cara Ania.Bella pure la frase di Ghandi.
    E grazie a Patrick per aver composto questa splendida canzone.

  3. te credo che sono cecati visto ke la tua bellezza gli ha fatti diventare così…ammazza come so provolone:-)p.s.vi ho voluto fare un regalo cn il post

  4. che occhi splenditi !!! devi essere una ragazza stupenda,spero che un giorno possa conoscerti intanto mi presento sono Luca.
    buona giornata e a presto

  5. io sono 1,65 di altezza quindi il tacco ci sta daiiiiiiii………..Ania io gli uomini estremamente alti non li amo sai…..per me il massimo è 1,75 ma se sono 1,70 mi stanno più che bene…….scuri di pelle, bruni diciamo quasi neri!!!! ahahahahah

  6. Complimenti per il video..hai usato delle immagini veramente toccanti alle quali non si può restare indifferenti e la canzone direi che calza a pennello.

  7. Ho girato e condiviso nel blog il cortometraggio “Non ho dormito mai”, se ti va e sei curioso/a o se hai 5.03 minuti in cui non sai che fare, vieni a dare una piccola occhiata. Ciao e grazie, scusa l’eventuale disturbo.

  8. questo problema del tibet sono anni che esiste,i cinesi li hanno perseguitati x molto tempo ma siccome non sono coinvolti gli americani nn c’è molto fervore diciamo così:-)Molti si riempiono la bocche della parola pace ma poi fanno ben poco x garantire ad un popolo il suo diritto ad esistere.Figurati ke un nostro capo di governo non ha voluto ricevere il dalai lama solo x nn fare incazzare il governo cinese…w la pace!!!!!:-))))))))))))))))

  9. Fortunatamente mia madre si è ripresa…rompe di meno…ma tanto stasera mi ci trova….ho avuto una giornata tremenda…..rissa con clienti e intervento della polizia!!! come la vedi? stasera il primo che a casa parla…lo azzanno!!!
    ^___^

  10. Stai messa peggio di me sicuramente…..io almeno alla fine rido!!!
    dai resisti….lo sai che ci sono….anche x una parola!! un bacino!!!

  11. IL video è meraviglioso lo guardo ogni giorno ormai…
    un bacio stritolante piccirell
    siete bravi da morire…..

  12. anche Mao si sta rivoltando nella tomba; mi spiace che qualcuno pensi che questi capitalisti estremi siano stati comunisti…
    conosco la canzone dei Marlene, bella!
    per il premio…. si ritira pubblicando sul tuo blog la targhetta (trovi l’html nel mio blog): per semplicità puoi fare copia-incolla del testo che ho pubblicato io (colonna di sinistra), apportanto le opportune modifiche come a te farà piacere. E’ tutto spiegato là. E’ facilissimo.
    Difficile dire come sto… è un periodo variabile… in fondo siamo a Marzo!
    Auguri per tua madre.
    Un abbraccio, M.

  13. Passaggio veloce per augurarti Buona Pasqua.

    Ps: Splendide parole… se solo si riuscisse ad applicarle nel mondo odierno!!!

  14. Nessuno fermera’ quest’ ennesimo bagno di sangue… ormai in Cina l’ occidente ha troppi interessi. Ed e’ piu’ facile credere che il Dalai lama insieme ai suoi monaci abbiano fomentato rivolte violente. Se non ci fosse da esserne sdegnati giuro che riderei…

    Un saluto.

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