Un post che appartiene all’altro blog ormai alla deriva…ecco il bloggheddu!
Data astrale:
24 febbraio di un imprecisato anno interstellare.
Nacqui a Roma , in un ospedale di periferia al docile grido di “Cagalo sto figlio” .
Era una notte buia e tempestosa…mhhh non proprio, era l’ora di cena e mandai di traverso a mio padre i suoi maccheroni ancora caldi e fumanti.
Nacqui in ritardo, erano passati più di nove mesi, ma io non volevo proprio saperne di uscire da lì.
(Già nel ventre di mia madre avevo compreso tutto della vita e di questo schifo di mondo, tant’è che volevo starmene ancora un pò al calduccio e protetta nel pancione della mamma, nuotando tra mari amniotici e giocando con il cordone ombellicale come fosse una campana da suonare a mio piacimento.Din Don!)
Mia madre narra che appena nata ero un mostriciattolo.Qualche ora dopo divenni una neonata bella e rubiconda, con quattro ciuffi di capelli castano chiaro sulla testa e gli occhi vispi e luminosi.Potere della natura o visione distorta di una madre che ha appena partorito?
Ma veniamo al vero dramma, sono del segno dei pesci ascendente bilancia.
Io non credo molto agli oroscopi, eppure mi ritrovo parecchio nelle caratteristiche di questi due segni.
Non leggo gli oroscopi…ma quando mi capita di sentirli in tv tendo leggermente l’orecchio… almeno così dicono tutti!
Chi se ne intende un pò di astrologia mi ripete da tempo immemore: Che fortuna, sei di una sensibilità estrema, ma sei anche un segno doppio ahiaiahiai!!!!!
Come se essere doppi significhi necessariamente essere Falsi, voltagabbana,volubili, ipocriti e potrei continuare l’elenco fino a giungere a “Distruttori dell’intiero universo”…
Come dire in sintesi:”Sei una persona sensibile, ma probabilmente anche una stronza col botto, Olè!”
Probabilmente è vero, sono una persona doppia, tripla, quadrupla, multipla, ho duemila personalità, tanto che la schizofrenia mi fa un baffo…TIè!
Più precisamente credo che tutti abbiamo diverse sfaccettature della personalità,l’io non è omogeneo, sempre uguale a se stesso, ma polimorfico(come sosteneva anche il grande Binet), ma questo non significa essere necessariamente falsi o malati.
Ognuno ci appioppa il ruolo che più preferisce, e vuole che rimaniamo sempre chiusi in quel ruolo e in quella caratteristica.Finchè quel ruolo non ci fa sentire ingabbiati,intrappolati in una morsa infernale che sembra non avere via d’uscita. Quando mostriamo una parte che esula da quel ruolo gli altri strabuzzano gli occhi come per dire: ma chi cazzo sei?
Tu sei sempre la stessa persona, semplicemente hai tirato fuori una parte di te che non volevano vedere.
Indossiamo maschere per scelta, altri ce le infliggono a forza, a volte scegliamo semplicemente di indossarne una per difenderci o al contrario per esaltare una parte di noi stessi.
Vabbè co sta storia delle maschere potrei continuare a vita, e potrei mettermi a citare tutto il corpus letterario di Pirandello, ma finirei per esser ancora più noiosa e pedante di ciò che sono.
Se vi va appioppatemi la maschera che preferite, io mi calo in quella di Calimero che urla:
“E’ un’ ingiustiziaaaaa…ce l’hanno tutti con me perchè sono piccolo e nero.Tutte a me devono capitareeeee!!!!”
Alle volte mi piace crogiolarmi nel mio malessere e nei miei lamenti interiori per poi riemergere e guardare ancora il sole, e sputare in terra un pò di fiele.
Se questo è un grave peccato bruciatemi al rogo, o Crocifiggetemi pure… tanto manderò il mio Doppio a morire sulla Croce…Buahhahha!!!!!
Che ci posso fare se sono un pò Dottor Geko e Miss Heidi!!!!